Investire in agricoltura

Investire in agricoltura e trovare finanziamenti

Investire in agricoltura, chi l’avrebbe mai detto?

Se qualcuno, alcuni anni addietro, mi avesse parlato dell’agricoltura come settore primario, avrei sorriso.

Mi sarei chiesto, come tutti d’altra parte: perchè investire in agricoltura se tirano molto di più settori come l’immobiliare, l’edilizio, l’alberghiero?

Dagli anni 80 a circa il 2010 era così.

L’agricoltura era la sorella povera, nella nostra economia.

I profitti che si realizzavano in altri settori erano di gran lunga più redditizi di quelli provenienti dal settore agricolo.

Inoltre sugli investimenti agricoli c’era il rischio di perimento, di condizioni atmosferiche avverse, di epidemie,  di malattie delle piante, di mancati raccolti, ecc.). I profitti erano esigui se paragonati agli altri settori produttivi.

Oggi invece è cambiato tutto: si punta sull’agricoltura e sulle nuove coltivazioni redditizie.

L’agricoltura è il nuovo business attrattivo.

E, via via che sono passati gli anni, i vari settori produttivi, una volta attrattivi e remunerativi, si sono sgonfiati.

Hanno generato delusioni e perdite, come quello immobiliare.

Mentre il settore agricolo e gli investimenti in agricoltura hanno mantenuto un assetto costante.

Perchè parlo di questo?

Perchè, in caso si voglia aprire una nuova attività imprenditoriale, voglio approfondire alcuni aspetti utili per l’ottenimento di finanziamenti.

Ciò è indispensabile per investire in agricoltura.

L’avvio di attività nel settore dell’agricoltura biologica o nel settore agricolo inteso in senso ampio richiedono la conoscenza degli strumenti a disposizione sul mercato.

Ritengo importantissimo informarvi su come stanno le cose riguardo i finanziamenti bancari. In pochi lo sanno.

Investire in agricoltura: rapportarsi con le banche

Come ragionano le banche sugli investimenti agricoli?

Le banche si litigano le operazioni!

Si, avete capito bene…

Vogliono acquisire a tutti costi quote di mercato nel settore agricolo.

Oggi, tra i settori attrattivi delle banche (leggi in questo articolo cosa sono i settori attrattivi), l’agricoltura è al primo posto.

Le banche promuovono facilitazioni, campagne, agevolazioni, convenzioni con gli agricoltori e con i consorzi di agricoltori.

Mettono addirittura a disposizione un canale preferenziale per le delibere!

Le pratiche agricole hanno un canale autonomo, più veloce e più efficiente di quello dedicato a tutte le altre aziende.

Hanno procedure diverse come ad esempio la compilazione di un master agricolo che fornisce tutte le istruzioni tecniche a chi deve poi concedere l’affidamento bancario, nominano periti specializzati, seguono strade abbreviate.

Alcuni anni fa questo sarebbe stato incredibile. Figuriamoci: privilegiare l’agricoltura!

Oggi, invece sono ambite dalle banche tutte quelle attività che producono coltivazioni redditizie, coltivazioni biologiche, prodotti della terra e della natura.

Investire in agricoltura: come finanziarsi

Pochissimi conoscono gli strumenti che il mercato mette a disposizione. Voglio parlarne, è interessante.

Lo stato interviene massicciamente per lo sviluppo agricolo, ad esempio agevolando i consorzi fidi e direttamente con l’ISMEA.

L’Ismea mette a disposizione una garanzia collaterale per l’ottenimento presso le banche di finanziamenti finalizzati nel settore agricolo.

Cos’è Ismea

Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, organo di emanazione pubblica, si occupa di finanza agevolata ed accesso al credito. Vedi qui il sito ufficiale ISMEA.

Come funziona la garanzia ISMEA

L’ismea, mette a disposizione una garanzia che copre fino al 70% dell’importo finanziato, garantendo a prima richiesta (vedi art. sulle fideiussioni a prima richiesta cosa significa).

Quindi l’imprenditore agricolo, se deve finanziare un acquisto di un terreno, di un manufatto immobiliare, di un macchinario, di animali da allevamento, di scorte o necessita di sola liquidità, otterrà una garanzia collaterale dall’Ismea.

Deve presentare una domanda diretta o tramite la sua banca. La banca fa l’istruttoria, delibera l’affidamento e l’Ismea rilascia la garanzia, a fronte di una agevolazione concreta offerta dalla banca all’imprenditore agricolo.
Ad esempio condizioni favorevoli di tasso o richiesta di minori garanzie, ecc.

Che effetto ha la garanzia collaterale per la banca?

Ha due effetti importantissimi!

Che la rendono estremamente appetibile!

Innanzitutto la garanzia pubblica. La banca sarà propensa a concedere il finanziamento in quanto in caso di insolvenza prenderà i soldi dall’Ismea (dallo Stato) fino al 70% del debito. E quindi è come se finanziasse per solo il 30%.

Poi, effetto importantissimo che pochi conoscono (ne sono sicuro!), avrà da fare meno accantonamenti in bilancio in virtù della controgaranzia statale sull’affidamento. Riducendo i suoi indici di rischiosità.

Questo significa un risparmio di soldi per la banca.

Un vantaggio ENORME!

Tanto che nelle banche esistono servizi dedicati al settore agri/agro, che vanno a cercare i finanziamenti agrari controgarantiti.

Tutto chiaro?

Capita l’enorme opportunità?

Se sei un imprenditore agricolo e nessuno ti ha mai informato, se sei un giovane imprenditore e vuoi avviarti al business agricolo, sai cosa devi fare e quali enormi vantaggi puoi avere da queste agevolazioni.

Oggi un imprenditore agricolo può finanziarsi più facilmente. Può addirittura acquistare la stessa azienda agricola avvalendosi di un finanziamento controgarantito da Ismea (o addirittura direttamente erogato da Ismea).

E quindi ha bisogno di minori capitali.

Attività redditizie in agricoltura

Quando si vuole parlare di colture agricole ad alto reddito, si parla frequentemente di colture idroponiche ed aeroponiche (le più tecnologiche), di coltivazioni redditizie in serra (sono colture redditizie in pochi metri quadrati dove con la tecnologia degli agronomi si sviluppano risultati incredibili) , coltivazioni redditizie in collina (l’olio o i vini ne sono un ottimo esempio).

Nell’ambito agricolo intendiamo comprendere, ovviamente, anche gli allevamenti alternativi redditizi e tutte le tipologie di allevamento tradizionali, che possono essere notevolmente migliorati con le nuove tecnologie.

In agricoltura, nuove coltivazioni biologiche stanno sempre più affermandosi rispetto alle tradizionali coltivazioni.

Oggi l’aspetto green e bio è determinante per lo sbocco ed il successo sui mercati. Si affermano sempre di più gli investimenti ESG che nel giro di pochi anni si sono inseriti in una posizione primaria.

Cosa sta succedendo in Italia nel settore agricolo

Accade che i maggiori investitori siano gli stranieri. I quali stanno acquistando tutte le nostre eccellenze.

Parlo di olio, di vino, di tenute agricole prestigiose e di tutto quello che è appetibile.

Oggi in Italia, per via della cieca politica, tutto è al ribasso. Ogni pezzo di terra, ogni tenuta storica, ogni pregiata coltivazione, costa poco.

E molti imprenditori, oberati dal fisco e dalla crisi e in assenza di leggi organiche e di rilancio del settore, oppressi dalle leggi europee sull’agricoltura, vendono al miglior offerente.

Non c’è alcuna valorizzazione dei territori e delle attività. E stiamo parlando dei territori con il miglior clima e con le più pregiate coltivazioni agricole del mondo.

La Toscana è invasa dagli anglosassoni e dai nord europei che comprano ogni cosa.

Ed è partito l’assalto anche alle altre regioni.

Negli ultimi tempi, fondi di equity stranieri si stanno affacciando nel nostro paese a comprare tutto ciò che ha un valore storico, naturalistico, culinario.

Ed è lo stesso fenomeno che rileviamo con le aziende e con le imprese italiane di successo, che ogni giorno passano di mano e vanno a gruppi stranieri.

Cosa rimarrà?

L’esortazione, a chi vuole avviare una attività imprenditoriale, è di farlo in Italia, territorio d’eccellenza, sfruttando tutte le agevolazioni che ci sono e che possono compensare i fenomeni negativi.

Queste agevolazioni e facilitazioni spesso non sono nè pubblicizzate, nè conosciute da chi opera nel sistema bancario e finanziario nè tantomeno dai cittadini.

Sapete che nel solo 2019 circa 2 miliardi di euro di finanziamenti europei destinati al settore ritorneranno all’Europa in quanto non richiesti da nessuno nè erogati?

Ottenere queste elargizioni e questi sovvenzionamenti è talmente burocraticamente complesso che vi si rinuncia!

Bisogna presentare una quantità di documentazione incredibile e formulare la richiesta in modo complicato.

Bisognerebbe disporre di una struttura specializzata che si occupa solo di presentare la domanda. E di certo, gli agricoltori meriterebbero qualcosa di più semplice ed immediato. In Europa invece è tutto semplificato ed infatti negli altri paesi i fondi vengono stanziati ed erogati. Lo stesso succede nel settore degli appalti, tutto complicato.

Ma il nostro paese, lo sappiamo, sta morendo di burocrazia.

Parleremo di questo prossimamente.

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