guida prestito infruttifero

Guida prestito infruttifero: usa i nostri consigli

Abbiamo realizzato una guida prestito infruttifero completa, visto il successo che ha riscosso questo argomento.

(potrai scaricare il fac simile della scrittura privata prestito in fondo alla pagina)

Puoi anche leggere, per tua tutela, il nostro  articolo sulle scritture private fac simile che parla di tutte le scritture ed i contratti più utilizzati, quelli di uso corrente che ti possono servire nella vita comune.

La “guida prestito infruttifero” nasce per spiegare come redigere una scrittura privata per prestito e trasferire soldi tra privati cittadini, senza correre rischi inutili.

A patto di seguire la formula che troverai di seguito indicata e di utilizzare opportune causali bonifici tra privati, nel caso che il prestito transiti mediante una banca.

Potrai usare una forma corretta di scrittura privata per prestito, solo attenendoti alle nostre indicazioni.
Così non sbaglierai e non rischierai di vederti arrivare un controllo “sgradito” da parte del fisco.

Abbiamo già trattato con successo il prestito tra parenti senza interessi, il mutuo prestito, e tutte le forme di prestiti infruttiferi e donazioni e regalie tra parenti e tra privati nell’articolo dettagliato prestiti e donazioni tra parenti.

Spesso il problema che si riscontra è quello della terminologia giuridica.

E’ uscito il nuovo Manuale di Educazione Finanziaria Bancaria.

Che tipologia di prestito stiamo utilizzando? Quale è quello giusto? Quale formula è corretta?

Ebbene, abbiamo elencato in questa guida le tipologie più comuni, quelle più usate nella quotidianità, riconducendole ad una unica fattispecie giuridica, che potrai usare per tutte queste formule.

Potrai utilizzare la scrittura privata presente in questa guida, per soddisfare tutte queste fattispecie di prestito:

-Prestito infruttifero tra familiari o prestito familiare infruttifero
-Ogni prestito tra privati per corrispondenza
-Prestito tra privati infruttifero, ossia un prestito personale tra privati senza interessi che deve essere sempre infruttifero ovvero senza interessi (diverso è il caso di prestito FRUTTIFERO tra privati, che va trattato in altro modo)
-In definitiva, tutte le forme di prestito non oneroso e di prestito a titolo gratuito tra persone, siano esse parenti, amici o privati cittadini. Non vale per i prestiti tra società.

Definizione di prestito infruttifero

Il prestito infruttifero consiste nel prestito di una somma di denaro tra privati ed è usualmente utilizzato tra parenti, soci e familiari.

Ribadisco che ci stiamo occupando del prestito infruttifero tra privati e non del prestito infruttifero tra società o del prestito infruttifero soci. Queste fattispecie hanno caratteristiche simili ma andranno trattate specificamente in modo differente.

Il prestito infruttifero o prestito infruttuoso è caratterizzato dall’assenza di interessi.

Essendo un prestito, va restituito.

Ci deve essere un movimento in uscita ed uno in entrata per chiudere l’operazione. Altrimenti si parla di mancata restituzione prestito infruttifero.

Se il prestito non prevede la restituzione, non è più un prestito e si parla di donazione o regalia.

Tutto chiaro?

Sinonimo di prestito infruttifero sono finanziamento infruttifero, mutuo senza interessi, prestito senza interessi, prestito gratuito, mutuo grazioso, prestito a titolo grazioso, prestito grazioso, prestito personale infruttifero.

Guida prestito infruttifero caratteristiche

-occasionalità (e non ricorrenza)…si presta una somma una tantum…

-forma scritta (consigliata) ai fini certificativi e giustificativi

-ci deve essere la restituzione che generalmente è in unica soluzione ma può avvenire anche in più tranches (il prestito infruttifero senza scadenza, in teoria, può stare in piedi anche per anni…).

Se la restituzione è rateale (quindi con rate ricorrenti) si parla di mutuo.

Ma in tutti i casi, le sfumature sono minime, e lo schema è sempre quello riconducibile all’articolo 1813 che parla di mutuo in senso generale.

“Il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità” 

Attenzione: quando parliamo di mutuo, nel linguaggio comune, generalmente siamo abituati ad intendere il mutuo bancario,  ma il termine mutuo ha un significato molto più ampio nel nostro sistema giuridico.

Nel prestito infruttifero verrà restituita la stessa somma che fu prestata, senza alcuna maggiorazione, altrimenti diventa un prestito fruttifero e cambiano sia la normativa che le implicazioni fiscali (bisogna dichiararlo nella dichiarazione dei redditi).

Guida prestito infruttifero: bisogna conoscere le normative di riferimento

Se il prestito eccede la soglia di legge fissata per il contante (3.000 euro), va effettuato tramite intermediario abilitato (banca).
TROVERAI TUTTO CIO’ CHE DEVI SAPERE SUL CONTANTE, CHE E’ IMPORTANTISSIMO E CHE IN POCHI HANNO CAPITO E CHE NESSUNO TI SPIEGA nel nostro articolo:
Limitazioni uso del contante.

Il prestito deve transitare preferibilmente dal conto corrente bancario, attraverso bonifico o tramite un assegno.
E’ meglio però il bonifico, poi vedremo per quale motivo.

Nel caso del bonifico, vanno utilizzate le corrette causali bonifici tra privati.

“La causale ha una importanza fondamentale ai fini della prova di prestito infruttifero agenzia delle entrate”.

Nel bonifico va indicata necessariamente la corretta causale (usare una causale bonifico per prestito personale, oppure bonifico prestito familiare, o prestito infruttifero per acquisto casa, e così via…devi definire la motivazione del prestito), in modo che il movimento rimanga tracciato e quindi disponibile ad eventuali verifiche del fisco.

Il prestito infruttifero tra privati è un prestito con restituzione.

Quindi è bene conservare tutta la documentazione che attesti sia l’erogazione che la restituzione della somma.

Si consiglia vivamente di utilizzare sempre la forma del bonifico bancario apponendo le giuste causali bonifici.

Guida prestito infruttifero: le causali da utilizzare

Facciamo degli esempi pratici di causali da utilizzare:

“erogazione prestito infruttifero di euro xxxxxx del xx/xx/xxxx” oppure meglio ancora “erogazione prestito infruttifero di euro xxxxxx di cui alla scrittura privata del xx/xx/xxxxquando si presta la somma

“restituzione di euro xxxxxx  prestito infruttifero del xx/xx/xxxx” ovvero “restituzione del prestito infruttifero di euro xxxxxx di cui alla scrittura privata del xx/xx/xxxx”quando si restituisce la somma.

Io consiglio di richiamare nella causale dei bonifici sempre anche la scrittura privata del xx/xx/xxxx che sarà stata firmata dalle parti e scambiata secondo la formula per corrispondenza che spiego dopo (raccomandate incrociate o pec).

La restituzione del prestito potrà essere anche parziale (se previsto) e le restituzioni (che saranno tracciate) verranno cumulate fino all’avvenuta totale restituzione del prestito.

Perchè utilizzare il bonifico bancario

E’ importantissima la causale bonifici: usare sempre la causale “prestito infruttifero”. Anche se si tratta di prestito infruttifero tra parenti (padre-figlio oppure tra fratelli o altro grado di parentela).

Per la restituzione prestito (anche per le restituzioni parziali) usare sempre la stessa formula del bonifico bancario, richiamando tutti gli elementi nelle causali bonifici, indicando la parola restituzione.

Come specificato nell’esempio di prima.

I vantaggi di utilizzare il bonifico bancario sono:

-tutto rimane tracciato per sempre

-è sempre verificabile (sia dal fisco che da chiunque ne abbia titolo)

-non si rischia di perdere le “pezze d’appoggio” che dopo molti anni può essere difficile reperire (vanno tenute per almeno 6 anni). Se si usa l’assegno la causale non rimane tracciata e devi mantenerne una copia per poter fornire una prova.

Bisogna essere sempre in grado di ricostruire tutta l’operazione. Ricordalo!

Il prestito infruttifero fatto senza regole può:

-contravvenire alle norme antiriciclaggio e quindi può configurare un reato…

-può essere interpretato come prestito usuraio, con l’applicazione delle leggi sull’usura…

-se non è stato espressamente specificato che è “senza interessi”, può venire interpretato come “prestito fruttifero” (che invece va dichiarato al fisco).

Utilizzare la forma scritta per il contratto prestito infruttifero

…FIDARSI E’ BENE NON FIDARSI E’ MEGLIO…

E’ bene stipulare una scrittura privata prestito infruttifero (consiglio sempre di utilizzare la forma scritta ai fini certificativi):

  • che contenga i soggetti dell’operazione con i dati identificativi (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita)
  • la somma oggetto del prestito
  • le modalità ed i tempi di restituzione
  • eventuali condizioni o conseguenze sulla mancata restituzione
  • CAUSALE:  “Prestito infruttifero”…la cosa più importante…
  • firma in ogni pagina
  • data certa (elemento fondamentale… vedi dopo come farla…)
  • eventuali altre clausole tipo: penali in caso di mancata restituzione, proroghe sui tempi, ecc. (essendo una scrittura privata può essere libera di indicare altri elementi)
  • MAI DEVE PREVEDERE INTERESSI altrimenti il prestito non è più “infruttifero” e diventa fruttifero con conseguente obbligo di dichiarazione … cambia praticamente tutto!

Agendo in questo modo, saremo pienamente tutelati.

Lo saremo anche nel caso di mancata restituzione del prestito: potremo dimostrarla!

E anche se il debitore è un parente stretto…una insolvenza può capitare…ve lo assicuro…
…quando si parla di soldi tutti i rapporti cambiano…

Prestito infruttifero nei confronti del Fisco

-il prestito infruttifero non va indicato nella dichiarazione dei redditi (andrebbe dichiarato se avesse gli interessi: prestito fruttifero).

I vantaggi di strutturare l’operazione nel modo consigliato sono:

chi elargisce il prestito potrà dimostrare, a fronte di un controllo, a chi ha dato il denaro che è uscito dal suo patrimonio o dal suo conto corrente;

chi riceve il prestito infruttifero può certificare la provenienza del denaro ricevuto, evitando che si configuri UN REDDITO NON DICHIARATO, che viene accertato e tassato.

A questo proposito sapete che esiste I’inversione dell’onere della prova?

Il dpr 600 del 1973 stabilisce che, in assenza di prova contraria, ogni versamento sul conto corrente debba configurarsi presuntivamente come un ricavo o un reddito.

…ed è il contribuente che deve fornire la prova documentale del contrario (ossia produrre la documentazione CHE QUEL VERSAMENTO NON E’ UN REDDITO).

Non bastano le prove testimoniali, ci vogliono prove documentali!

Con l’inversione dell’onere della prova il fisco ha sempre ragione…se non troviamo la documentazione a nostra discolpa…

Ecco perché consiglio sempre l’uso del bonifico (traccia che rimane indelebile) e non l’assegno (che non presenta la causale).

Con il Fisco italiano, l’unico modo che abbiamo per difenderci è presentare i documenti che ci discolpano.

Forma consigliata  “per corrispondenza” 

In realtà basterà seguire questo schema molto semplice:

-Utilizzate una raccomandata con ricevuta di ritorno “incrociata tra le parti”.

Queste le fasi cronologicamente in sequenza:

1)chi presta la somma manderà una raccomandata RR al soggetto destinatario del prestito, contenente la scrittura privata del prestito infruttifero da lui firmata (redatta con sopra abbiamo indicato);

2)chi riceve la somma, dopo aver ricevuto la raccomandata RR con la scrittura privata, ne invierà un’altra, analoga, e la spedirà a sua volta tramite raccomandata RR al mittente, con l’accettazione e la sua firma. E’ stato affermato il principio dei due documenti distinti dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 19799 del 26 luglio 2018. Pertanto dovranno esistere due scritture private distinte, ciascuna con la firma singola (contratto per corrispondenza diverso dal normale contratto che viene viceversa sottoscritto da ambo le parti).

N.B. Ciò costituisce formalmente una documentazione comprovante: poi…in pratica…svolgete come volete l’operazione!

L’importante è che siate in grado di esibire: le raccomandate incrociate, le scritture private firmate dalle parti, le date certe dell’operazione effettuata in sequenza.

In questo modo esisterà la data certa dell’operazione (…una volta si andava alla Posta a farsi timbrare la scrittura privata…ma non è più possibile farlo…).

Ora si può utilizzare anche la PEC con la firma digitale, che fornisce data certificata.

Lo scambio di corrispondenza (raccomandate RR) testimonia nei confronti del fisco e dei contraenti l’avvenuto perfezionamento del prestito infruttifero per corrispondenza.

E SARÀ INATTACCABILE!

Scarica il fac simile che vale per tutte le fattispecie:

SCRITTURA PRIVATA PRESTITO INFRUTTIFERO TRA PRIVATI fac simile

CONTRATTO PRESTITO INFRUTTIFERO TRA PARENTI fac simile

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