Educazione Finanziaria nelle scuole
La crisi economica e le difficoltà finanziarie del nostro secolo ci hanno messo di fronte ad un’importante quanto innegabile verità: l’educazione finanziaria nelle scuole non è presente ed i giovani di oggi non conoscono questa disciplina. Non hanno idea di cosa sia.
Il problema della mancanza di educazione finanziaria a scuola sta diventando sempre più grande.
Man mano che i nostri ragazzi si trovano a dover compiere delle scelte in merito alla gestione del proprio patrimonio (ma anche solo della loro paghetta!), risulta sempre più evidente che sono sprovvisti degli strumenti adatti per prendere in mano le redini del futuro economico del nostro Paese.
Questa presa di consapevolezza ha fatto sì che molti enti pubblici e privati abbiano dato il via a progetti di educazione finanziaria nelle scuole.
Prima in maniera sperimentale, attraverso la formazione di docenti interni designati, i quali figurano poi come punto di riferimento per la divulgazione delle nozioni durante le ore curriculari, con l’obiettivo di rendere l’educazione finanziaria nelle scuole una vera e propria disciplina d’insegnamento.
Educazione Finanziaria nelle scuole: si fa? Quali sono le iniziative
L’educazione finanziaria a scuola si fa poco e male.
Da quando mi occupo di queste tematiche, mi sono reso conto che non solo tra i giovani, ma anche tra gli adulti, e perfino tra i professionisti, c’è ancora molta confusione riguardo a cosa sia e a cosa serva l’educazione finanziaria.
L’educazione finanziaria è quella disciplina che si pone come guida oggettiva per la corretta gestione dell’economia di ogni famiglia, attraverso l’educazione dei cittadini verso strumenti e scelte finanziarie consapevoli.

In questo contesto, gli educatori finanziari sono figure importantissime.
Essi contribuiscono a rendere i cittadini consapevoli degli strumenti finanziari e delle scelte che possono attuare per gestire il proprio patrimonio al meglio.
Data l’importanza di questa disciplina, l’educazione finanziaria dovrebbe cominciare proprio su banchi di scuola.
La scuola, assieme alla famiglia, è il luogo in cui i bambini ricevono le prime “nozioni di vita”: l’educazione, la disciplina, l’istruzione primaria che gli consentiranno di interagire con gli altri e confrontarsi con situazioni e problemi esterni.
Deve essere l’ambiente scolastico, quindi, a fornire le conoscenze e competenze in merito all’educazione finanziaria, per rendere i giovani di oggi consapevoli e pronti ad affrontare l’economia di domani.
Ma qual è la situazione in Italia?
Nel prossimo paragrafo faccio il punto della situazione. Anticipo subito che non è delle migliori.
Per questo nel prosieguo dell’articolo fornirò consigli pratici per genitori ed educatori che desiderano insegnare almeno i principi basilari dell’educazione finanziaria ai bambini e ai giovani.
Educazione finanziaria a scuola: cosa si è fatto finora?
Almeno finché non si riuscirà ad inserire l’educazione finanziaria come una delle materie di insegnamento scolastico, qualcosa si comincia a fare.
Il Ministero dell’ Istruzione, in collaborazione con numerosi altri enti pubblici e privati (MIUR, Banca D’Italia, Consob, ecc.) ha permesso la realizzazione di progetti per l’alfabetizzazione finanziaria nelle scuole primarie e secondarie.
Questi progetti di educazione finanziaria nelle scuole, da attuarsi secondo diverse modalità didattiche, ci auspichiamo che siano inseriti in ogni corso didattico (sarebbe auspicabile un serio progetto educazione finanziaria scuola media).
Vediamo i progetti più rilevanti:
“Il Risparmio che fa Scuola”
E’ un progetto lanciato in occasione della 94° Giornata Mondiale del Risparmio, promosso da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con il MIUR.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 20mila scuole primarie e secondarie e oltre un milione di bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni.
L’obiettivo è quello di permettere ai giovani di familiarizzare, in maniera semplice e divertente, con i principi base basilari di economia e risparmio, investimento e gestione del patrimonio.
Questo dovrebbe essere attuato attraverso una serie di attività ludiche (per i più piccoli) e di corsi tenuti dai docenti delle scuole, per i più grandi.
EDUFIN@POLIMI
Progetto pensato solo per le scuole secondarie II grado a Milano, è stato realizzato dal Politecnico di Milano per due anni scolastici: 2018/2019 – 2019/2020.
Il progetto è stato articolato in tre iniziative:
- La prima coinvolge i docenti di matematica che vengono formati per insegnare educazione finanziaria durante le ore curriculari.
- La seconda è relativa all’esperienza di Caccia al Tesoro Finanziaria durante la quale gli studenti si sfideranno nella risoluzione di enigmi economici.
- La terza riguarda l’accesso ad ulteriore materiale educativo ed informativo attraverso un apposito sito www.imparalafinanza.it).
Accanto a queste, non mancano altre iniziative promosse da diversi enti, come quella di AIEF “Educazione finanziaria a Scuola”, che fornisce agli insegnanti le nozioni da trasmettere agli studenti in tema economico-finanziario.
Quella di Banca D’Italia che, nell’ambito del progetto di educazione finanziaria siglato con il Ministero dell’Istruzione, ha realizzato i quaderni didattici di Banca D’Italia distribuiti a studenti e docenti.
Educazione finanziaria ai bambini: cominciamo dalle famiglie!
Grazie a queste ed altre iniziative potremmo dire che qualcosa si sta muovendo ultimamente, con l’intenzione di renderci tutti più consapevoli di quanto l’educazione finanziaria sia importante.
D’altro canto, però, è scoraggiante quanto emerge dalle recenti statistiche: l’Italia si posiziona al penultimo posto tra i paesi del G20 per conoscenza degli strumenti e strategie finanziarie.
Non ci resta che ammetterlo: gli italiani sono tra i più ignoranti in materia economico-finanziaria e per i bambini non si sta facendo ancora abbastanza per prepararli al futuro.
Mentre attendi che le istituzioni mettano in piedi un sistema didattico adeguato di insegnamento dell’educazione finanziaria, cosa puoi fare per contribuire a migliorare il futuro finanziario dei tuoi bambini?
Insegnare ai più piccoli concetti come risparmio, guadagno e investimento è già un passo importante, perché non dimentichiamoci che l’istruzione e l’educazione cominciano già dentro la famiglia.
Ho già sottolineato in questo articolo l’importanza della figura dell’educatore finanziario per i cittadini. E se fossi tu l’educatore finanziario di tuo figlio?
Parlare ai bambini di soldi non è mai semplice, lo so, ma voglio darti alcuni suggerimenti per educarli alla loro corretta gestione e renderli responsabili sin da piccoli.
I soldi non non crescono sugli alberi: come guadagnarseli
E’ importante che i bambini capiscano presto che i soldi sono un mezzo di scambio e che bisogna guadagnarseli.
Insegna loro a dare una mano in casa, svolgendo piccoli lavoretti di supporto alla famiglia (riordinare la cameretta, apparecchiare la tavola, portare il cane a passeggiare) per avere in cambio una piccola somma di denaro.
Questa paghetta, gli permetterà di concedersi dei piaceri personali, come l’acquisto di un nuovo giocattolo.
E’ una abitudine alla gestione del denaro, fondamentale nella vita di ciascuno di noi.
Non pretendere tutto e subito: come risparmiare
E’ molto complesso far capire il concetto di risparmio ai bambini. Quasi tutti i genitori, ampiamente supportati dai nonni, hanno la tendenza a viziare i più piccini cedendo a qualsiasi richiesta pur di vederli felici.
Grazie alla paghetta, inizia a renderli più autonomi negli acquisti: se vogliono un giocattolo nuovo, possono acquistarlo con i propri soldi.
Se questi soldi non bastano, allora dovranno metterli da parte e attendere di guadagnarne altri per raggiungere la cifra adatta.
Questo può aiutarli a capire cosa significa fare dei sacrifici per risparmiare e, soprattutto, riconoscere se ne vale la pena o no, così da concentrarsi sulle cose importanti.
E se i soldi non bastano? Prestito e rateizzazione
In alcuni casi è bene far capire ai bambini che possono chiedere aiuto per l’acquisto di qualcosa veramente importante o costoso.
Sii la loro banca: se necessario, presta loro una somma e fagli presente che saranno tenuti a restituirtela (con un plus – tasso d’interesse) man mano che torneranno a guadagnare con la paghetta.
Conclusione
Questi sono solo alcune delle azioni che puoi mettere in atto per iniziare a responsabilizzare i bambini sulla gestione delle loro finanze.
Togliti dalla testa l’idea che i bambini devono solo giocare e non pensare ai soldi.
E’ importante invece che si rendano conto il più presto possibile che la corretta conoscenza e competenza in ambito finanziario è fondamentale per garantirgli un sereno futuro economico.
Purtroppo, l’abbiamo già detto, le istituzioni non sono ancora in grado di supportare i genitori in questo percorso. Quindi direi che vale il detto “chi fa da sè fa per tre”.
Se non ti è ancora ben chiaro in cosa consiste l’educazione finanziaria in generale, non conosci bene tutte le possibilità che ti sono offerte per attuare scelte sane e consapevoli, puoi cominciare con il mio libro Istruzione Finanziaria Basi, ma è solo l’inizio…